L’orto condiviso nell’azione Condi-vivo è pensato per costituire occasione di svago psico-fisico per chi trascorre molte ore di lavoro in ufficio, magari davanti ad un computer per diverso tempo al giorno, agendo come anti-stress poiché aiuta a recuperare il contatto con la natura e favorisce lo svolgimento di un’attività gratificante all’aria aperta.
Le attività dell’azione, essendo svolte in modo strutturata a con approccio professionale, costituiscono anche opportunità di approccio al mondo dell’agricoltura e dell’agricoltura biologica nello specifico, quale opportunità per le fasce attive del target selezionato.
L’azione si rivolge prioritariamente ai portatori di disagio, In generale tutte le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%; le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%;
Ma anche alle persone svantaggiate, quelle rientranti in più recenti fenomeni di debolezza sociale presenti sul territorio provinciale (quali ad esempio i nuclei familiari monoreddito di immigrati interni - trasfertismo - o esterni, al limite della soglia di povertà) che accedono in misura limitata ed in posizioni marginali al mondo del lavoro, per effetto di interventi anche operati dal soggetto istituzionalmente responsabile ma sostanzialmente casuali, sul singolo individuo senza percorsi personalizzati di inserimento o reinserimento.
Attività previste dall’azione
- Individuazione del terreno da utilizzare e valutazione di idoneità tecno agronomica
- Formazione del gruppo
- Attività di informazione/formazione di base sulle materie di orticoltura biologica
- Progettazione condivisa dell’orto e scelta specie e semi da utilizzare
- Programmazione delle attività di gestione agronomica
- Sviluppo delle attività programmate mediante tutoraggio esperto (dalla semina al raccolto)
- Raccolta e prima trasformazione del prodotto